L'attuale sviluppo normativo relativo ai Sistemi di Gestione Organizzativi (siano essi relativi alla Qualità, alla Sicurezza o all'Ambiente) trova le sue motivazioni nella esigenza sempre più diffusa tra le aziende di operare in un regime di efficienza ed efficacia globale. Un'organizzazione che opera sul mercato non può, infatti, presentarsi come credibile ed affidabile se non è in grado di fornire risposte adeguate alle aspettative e alle esigenze delle principali parti interessate: i suoi clienti, per quanto riguarda la gestione per la Qualità, i suoi dipendenti e collaboratori, per gli aspetti legati alla sicurezza e alla salute, i proprietari e la collettività, per i problemi connessi a norme di comportamento responsabile, a partire dalla condotta in campo ambientale.
La tutela delle esigenze dei soggetti interessati è infatti da diversi anni oggetto di una serie di norme volontarie che si sono progressivamente affiancate alle necessarie prescrizioni cogenti relative agli aspetti della Qualità, dell'Ambiente e della Sicurezza. Oltre a tali elementi, l'aumento di interesse in atto nel mondo industriale e dei servizi in merito ai sistemi di gestione, sta rendendo opportuna una integrazione fra i sistemi stessi, verso un'organizzazione più snella ed una economia di gestione complessiva, pur nella piena osservanza delle specifiche prescrizioni di riferimento.
Allo stato attuale, pur mancando dei riferimenti precisi a livello normativo per l'attuazione e la diffusione di un Sistema integrato di gestione, tutti i documenti ad oggi utilizzabili per la certificazione di sistema (ISO 9001, OHSAS 18001, ISO 14001, Regolamento EMAS) si basano su un'impostazione comune orientata al miglioramento continuo secondo il modello denominato Plan-Do-Check-Act.

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